Visitabile a partire dall’8 ottobre in una location prestigiosa come la sala liberty dell'hotel Westin Excelsior, la monumentale scultura in bronzo dal f "Dante ci guarda" è firmata dall’artista Giancarlo Fulgenzi e da Giovanni Raspini, eclettico architetto, antiquario, collezionista, nonché fondatore del celebre brand di gioielli che porta il suo nome. Un sodalizio d’arte, il loro, che ha la Toscana nel cuore: Dante ci guarda è infatti un’opera allegorica, realizzata mediante l’antica tecnica della fusione a cera persa, voluta e creata dai due artisti toscani per celebrare le bellezze, i valori, la socialità e il lavoro nella loro terra d’origine.
Il monumento, non a caso, è dedicato proprio al grande padre della letteratura italiana: nume tutelare dell’opera, la sovrasta senso e unità alla vita che passa sotto i suoi occhi. La forma piramidale della scultura vede infatti il poeta posto all’apice – un viatico beneaugurante per la Toscana tutta: ai suoi piedi, si sviluppa un infinito microcosmo di personaggi e ambienti che rappresentano e personificano l’identità stessa della regione. Ecco allora gli elementi iconici del paesaggio toscano, come le case leopoldine, i cipressi, le vigne, i boschi; ma anche una scena di antica osteria, la bottega del beccaio (il macellaio), quella del falegname, del fabbro e dello scultore; e poi momenti della cultura e della toscana contemporanea come la rappresentazione del set cinematografico del film La pazza gioia di Paolo Virzì.
Dante ci guarda, dopo una presenza nei luoghi più significativi della Toscana, avrà come destinazione definitiva proprio lo studio di architettura e progettazione di Giovanni Raspini, posto nel palazzo del grande scultore e architetto rinascimentale Andrea Sansovino, al centro del borgo di Monte San Savino, in provincia di Arezzo.
Nicoletta Curradi