domenica 11 dicembre 2022

Progetto 2024 per celebrare il centenario pucciniano





La Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini ha presentato nei giorni scorsi  il PROGETTO 2024. Riqualificazione, Conservazione e Valorizzazione dell’Eredità Puccini. In occasione del centenario dalla morte del compositore, che cadrà nel 2024, l’ambizioso programma auspica di restituire al vecchio splendore uno dei luoghi a lui più cari, il paese di Torre del Lago, con la sua Villa museo e gli edifici che la circondano. 



Nel 2024 l’Italia e il mondo intero saranno chiamati a celebrare un importante anniversario legato alla figura di Giacomo Puccini: i cento anni dalla morte del compositore, tra i più grandi di tutti i tempi, scomparso a Bruxelles il 29 novembre 1924. Torre del Lago Puccini, da lui molto amata, dove trascorse oltre vent’anni e compose molte delle sue opere, tutt’ora tra le più rappresentate al mondo, costituirà il cuore delle celebrazioni e per questa ricorrenza la Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini, nata con lo scopo di salvaguardare, valorizzare e tramandare l’eredità del Maestro, ha scelto di commemorarlo ponendo l’attenzione proprio sulla casa dove abitò dal 1900 al 1921, concreta testimonianza della sua vita e della sua opera, nonché custode della sua memoria.



Istituita nel 2005 per volontà di Simonetta Puccini, unica nipote dell’operista, la Fondazione ha dimostrato fin da subito un costante impegno nella conservazione, valorizzazione e tutela del patrimonio culturale e artistico del Maestro. I lavori di restauro e riqualificazione previsti per il 2024, infatti, costituiscono solo l’apice di un più vasto programma di interventi che ha riguardato la villa a partire dal 2015, quando furono restaurati il tetto, la facciata e la camera da letto dei coniugi Puccini. I lavori, proseguiti fino al 2019, hanno poi riguardato altri vani del primo piano, tra cui lo studio del compositore, una camera per gli ospiti, una stanza lavabo, un salottino e la cosiddetta “stanza airone”. Un secondo ciclo di interventi si è sviluppato tra il 2019 e il 2022 e ha interessato il complesso recupero del pavimento musivo presente al piano terra, un delicatissimo intervento di restauro dei tessuti parietali della sala “Omnibus” e le persiane della villa.



Nel 2021, la Fondazione ha inoltre inaugurato nuovi spazi, sorti in seguito alla ristrutturazione di un immobile adiacente la Villa Museo, acquistato anni prima da Simonetta Puccini. Al piano terra sono stati realizzati gli uffici della Fondazione, una biblioteca che raccoglie il materiale bibliografico pucciniano, l’Archivio Puccini e l’Auditorium Simonetta Puccini. Al primo e secondo piano, invece, è stata realizzata una foresteria, dotata di ascensore panoramico.



L’obiettivo della Fondazione, con il PROGETTO 2024, è quello di completare finalmente il restauro e la riqualificazione della dimora e degli edifici che la circondano, perché siano pronti ad accogliere visitatori, studiosi, appassionati d’arte e di musica, produzioni televisive e cinematografiche e chiunque voglia rendere omaggio al compositore in occasione dell’anniversario. I lavori previsti interesseranno la sala del pianoforte, uno degli ambienti più suggestivi della villa, con il suo soffitto in cassettonato ligneo policromo e il caminetto, arricchito da ceramiche dipinte da Galileo Chini; lo splendido portale in legno intagliato e dorato che incornicia l’ingresso della cappella di famiglia; la scala in pietra serena che porta al primo piano, la cui copertura, una pastinatura colorata con cui si usava rivestire i gradini per conferire un aspetto più elegante, si è nel tempo gravemente deteriorata. Infine, le due verande, una delle quali veniva utilizzata dalla famiglia Puccini come sala da pranzo.



Altro luogo che necessiterà di grandissima attenzione è il giardino - ricavato a seguito di una grande opera di riempimento di una porzione di lago - in cui Giacomo Puccini amava passare il suo tempo e di cui curava personalmente l’architettura. Esso conserva ancora i lecci piantati al momento dell’impianto del parco, il cui aspetto, tuttavia, è stato nel tempo modificato, anche a causa dell’inserimento di alberi e arbusti non compatibili con l’ambiente. La volontà della Fondazione è quella di giungere ad un progetto di riordino e restauro che, attraverso indagini fitopatologiche e di stabilità, consenta di ricostruirne la struttura originale, anche grazie ai numerosi documenti fortunatamente conservati, come fotografie e fatture di acquisto di fiori e piante. Sarà inoltre riproposto, come documentato anche nelle immagini d’epoca, l’osservatorio in legno dal quale il Maestro era solito esplorare il lago di Massaciuccoli.



Anche il garage, che attualmente ospita lo shop del museo, ma che trasmette ancora il sapore della destinazione d’uso precedente, con vecchi copertoni allineati su mensole nelle parti alte delle pareti e il pavimento originale in mezzane e metallo, sarà restituito al percorso espositivo.



Il progetto prevede inoltre consistenti lavori di restauro, catalogazione e digitalizzazione dell’Archivio Puccini, vero forziere di memoria che contiene carteggi familiari e professionali, missive, fotografie, documenti amministrativi, musica manoscritta e a stampa, dichiarato fondo di interesse storico dal Ministero della Cultura. Il fondo più prezioso è identificabile nei 3.100 autografi - manoscritti inediti che testimoniano la genesi delle dodici opere pucciniane e di alcune delle composizioni minori - nonché frammenti musicali di varia natura e brani per organo e pianoforte. Anche se dal 2018, grazie al sostegno della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana, le carte che compongono l’archivio sono state riordinate rispettando il criterio usato dal Maestro per la suddivisione dei suoi documenti, esse presentano in alcuni casi un pessimo stato di conservazione e andrebbero accuratamente restaurate e sottoposte a specifici trattamenti per la conservazione. Sono inoltre previste attività di riordinamento, inventariazione, catalogazione e digitalizzazione, per rendere fruibile il materiale contenuto nell’archivio agli studiosi e a chiunque desideri consultarlo.



I mobili e gli oggetti appartenuti alla famiglia ed esposti nel percorso museale saranno completamente schedati, catalogati e inseriti nella piattaforma ministeriale dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione.



Nella dépendance della villa saranno realizzati nuovi locali di servizio per la Casa Museo, saranno rifatti l’impianto elettrico e idrosanitario, inoltre verranno realizzati interventi esterni per migliorare la stabilità delle facciate e del tetto.



Il progetto di restauro riguarda anche la dépendance del Villino di Viareggio, dove Puccini si trasferì nel 1921 perché l’incanto di Torre del Lago, ormai, era svanito a causa di una centrale elettrica impiantata sul lago.



Tra gli obiettivi, quello di dotare il museo, per la prima volta, di una vera e propria biglietteria, di un bar e di un nuovo bookshop, che sorgeranno in un locale esterno alla Villa, acquistato dalla Fondazione nel 2021. Interventi, questi, che permetteranno di valorizzare l’intero territorio, attraverso la realizzazione di una rete di servizi di accoglienza diffusi.



La storia



Quando Puccini giunse a Torre del Lago, nel giugno 1891, in compagnia della moglie Elvira e del figlio Antonio, rimase talmente affascinato dalla tranquillità e dalla bellezza del luogo che decise di eleggere il piccolo paese toscano a sua residenza e di farvi costruire, alcuni anni dopo, grazie ai successi di Manon Lescaut e La bohème, l’attuale villa, sorta su una precedente torre di guardia, che divenne fin da subito sua dimora prediletta. Nella nuova casa, il compositore trascorre gran parte del suo tempo e trova l’ispirazione per le sue immortali melodie: qui nascono Tosca, Madama Butterfly, La fanciulla del west, La rondine e il Trittico. «Torre del Lago, gaudio supremo, paradiso, eden, empireo, turris eburnea, vas spirituale, reggia… abitanti 120, 12 case. Paese tranquillo con macchie splendide fino al mare, popolate di daini, cignali, lepri, conigli […]. Tramonti lussuriosi e straordinari»: così scriveva l’operista nel 1900, parole rimaste a testimonianza del suo intenso e speciale legame con questo luogo. Nel 1925 l’amata casa di Torre del Lago fu trasformata in museo e dal 1926, per volere del figlio, custodisce nella cappella le spoglie mortali di Giacomo Puccini.


Nicoletta Curradi 

venerdì 2 dicembre 2022

A Massa la personale di Loriano Aiazzi




Il Museo Diocesano di Massa, da poco riaperto con un nuovo allestimento e con la mostra dedicata ai duecento anni della Diocesi, arricchisce nel mese di dicembre la sua offerta culturale ospitando Bagliori dell’Anima, la personale dello scultore Loriano Aiazzi curata da Niccolò Lucarelli con il patrocinio del Comune di Massa e la sponsorizzazione tecnica delle aziende toscane Signal srl, NWG Italia e Villa Rainone.

La mostra è pensata come un dialogo fra arte antica e contemporanea all’insegna della spiritualità, che si sviluppa all’interno delle eleganti sale del cinquecentesco Palazzo dei Cadetti, in un accostamento fra l’approccio al sacro dell’arte antica e l’indagine contemporanea di Aiazzi; una mostra per riflettere su come il bisogno del sacro abbia da sempre accompagnata l’esistenza umana. Lungo il percorso, la Madonna del Trittico di San Pietro in Bagnara, pregevole opera quattrocentesca di Bernardino del Castelletto, dialoga con la bronzea Maternità di Aiazzi, celebrazione della figura di Maria e, per estensione, di tutte le madri; proseguendo, il ligneo San Rocco dipinto, databile al primo Cinquecento, incontra l’aurea muscolarità del San Giorgio colto nell’atto di brandire la spada, mentre nella cappella la Deposizione, soggetto fra i più intensi della tradizione sacra che Aiazzi ha appositamente realizzato per l’appuntamento massese, trova una naturale collocazione sull’altare, idealmente il cuore spirituale del Museo.

Dieci le opere esposte, un numero volutamente piccolo, nel rispetto e nella valorizzazione della collezione del Museo e della sua atmosfera, sospesa fra passato e presente, fra antichi documenti e pregevoli capolavori.

Don Emanuele Borserini, direttore del Museo, così accoglie le opere di Aiazzi: “Nel solco del dialogo con l’arte contemporanea, che per noi è da tempo qualificante, siamo lieti di accogliere negli spazi del Museo Diocesano l’esposizione delle opere di Loriano Aiazzi. Invitando gli amici che già frequentano le nostre iniziative e tutti coloro che desiderano incontrare il bello attraverso espressioni artistiche diverse,  desideriamo offrire un’occasione di crescita e di riflessione su alcuni temi importanti, non ultimo lo stesso rapporto tra arte e fede oggi”.

Apice della mostra, il Cristo crocefisso, vicino al cuore di chi osserva per la sofferente, legnosa carnalità che esprime, per quel suo essere uomo fra gli uomini, fratello degli ultimi. Il solido ginepro dell’aspra Corsica diventa la pagina scolpita di un ideale Vangelo laico, con tutto il peso della storia millenaria dell’umanità; la sfera blu, simbolo di saggezza, riposa su quell’omero che sembra squarciato, così come la lunga spina argentata trafigge il corpo per buona parte della sua lunghezza. Terra e Cielo si fondono in quest’opera che unisce la spiritualità alla crudeltà, l’alfa e l’omega dell’essenza dell’individuo.

Nelle parole di Lucarelli, curatore della mostra, “si può apprezzare la ‘sublime povertà’ del tratto scultoreo di Aiazzi. A questa sobrietà formale se ne accosta una concettuale, rivolta direttamente alla “nudità” dell’individuo, agli aspetti spirituali del suo essere, quel suo ammirato guardarsi sospeso fra Cielo e Terra, in un continuo bisogno di conoscersi così come di relazionarsi con l’Essere Superiore”.

Bagliori dell’Anima è visitabile dal 3 dicembre 2022 al 15 gennaio 2023, dal mercoledì alla domenica, in orario 15-19. L’inaugurazione si terrà sabato 3 dicembre alle ore 17, alla presenza del Vescovo Mario Vaccari, dell’artista, del curatore, dell’assessore alla cultura Nadia Marnica e del Direttore del Museo Don Emanuele Borserini.


Museo Diocesano di Massa

Via Alberica 26

Telefono: +39 0585 49 92 41


Fabrizio Del Bimbo