mercoledì 5 gennaio 2011

Santa Maria del Fiore...inedita


Nel 1200 sul suolo dell'attuale cattedrale c'era un'altra chiesa, più piccola, Santa Reparata, dove, in mancanza di altri edifici civili (Palazzo vecchio ancora non c'era), si riuniva anche il Parlamento della Repubblica.

Nel 1293 i fiorentini decisero di abbattere la vecchia chiesa e di costruirne al suo posto un'altra che fosse grandissima e bellissima.
Il progetto fu affidato ad Arnolfo di Cambio: la sua esecuzione per˜ò si presentava ardita e molto costosa.
Fu per far fronte alle spese che il comune impose nuove tasse; il vescovo chiese sussidi ai parroci e i parroci, confidando sui sensi di colpa dei cittadini che avevano frodato il fisco, misero in Santa Reparata una specie di salvadanaio dove gli evasori fiscali potevano gettare segretamente almeno una parte delle tasse evase e ripulirsi la coscienza.

L'espediente riuscì ed Arnolfo di Cambio nel 1296 potè iniziare i lavori davanti allo sguardo di Dante Alighieri seduto su una pietra al lato della piazza ricordata ancora oggi come "Sasso di Dante".
Ma dopo soli tre anni Arnolfo di Cambio morì, i fiorentini si divisero in guelfi e ghibellini, bianchi e neri e Dante fu esiliato.

I lavori vennero così sospesi e solo venti anni dopo ripresero sotto la direzione di Giotto, ma anche Giotto morì dopo tre anni; gli successe Andrea Pisano, poi Francesco Talenti e poi altri ancora.
Finalmente, nel 1421, la Basilica e il campanile furono terminati anche se mancava ancora la realizzazione della Cupola. E realizzarla non era affatto facile!

Per trovare la soluzione tecnica idonea fu bandita una gara: tutti i fiorentini potevano presentare - entro il 12 dicembre 1417 - il loro progetto di armatura, ponteggi o quant'altro per costruire la Cupola.
E ognuno disse la sua: chi propose armature in muratura, chi ponteggi in legno, e non mancarono idee bizzarre come quella di costruire un gran mucchio di terra a forma di cupola nascondendoci dentro molte monete d'oro; dopo la costruzione la terra sarebbe stata eliminata gratis da quelli che avessero voluto recuperare le monete d'oro!

Ci fu per˜ò un uomo magro, piccolo e intelligentissimo - Filippo Brunelleschi - che sosteneva che non ci fosse bisogno di nessuna armatura.
Sulle prime, nelle adunanze pubbliche fu preso per pazzo e allontanato dalle riunioni; in una discussione, a chi gli chiedeva come poteva pensare di realizzare la cupola senza alcuna struttura di supporto si narra che rispose:
"come si fa a far stare un uovo in piedi senza sostegni?"; prese un uovo, lo ammaccò di sotto e l'uovo stette diritto.

Il geniale architetto riuscì a dimostrare che non era pazzo: espose il suo progetto dettagliato con descrizioni e disegni e alla fine riuscì a farsi affidare la costruzione della cupola. Gli fu per˜ò affiancato Lorenzo Ghiberti, scultore eccellente ma costruttore poco pratico.
Nel 1420 iniziarono i lavori ma il Brunelleschi si sentì subito impedito dal Ghiberti che con i suoi dubbi rallentava l'opera.
Per farne decretare l'allontanamento escogit˜ò un trucco. Si narra che Brunelleschi si fasci˜ò la testa e si mise a letto fingendosi molto malato. Il Ghiberti, da solo, si trov˜ò in grosse difficoltà non sapendo come procedere; i lavori della cupola non avanzavano e gli operai si recarono dal finto malato pregandolo di dare ordini anche dal letto, ma Brunelleschi sostenendo di essere troppo malato ordin˜ò agli operai di rivolgersi al Ghiberti per il proseguimento dei lavori.

Quando gli operai gli confidarono che il Ghiberti senza di lui non sapeva quali ordini dare, Brunelleschi rispose:
"Ma io saprei perfettamente cosa fare senza di lui!" Gli operai capirono, allontanarono il Ghiberti e il Brunelleschi da solo concluse speditamente la costruzione - senza armatura - della cupola, consegnando l'opera nel 1434, dopo 14 anni di lavoro.

La chiesa fu inaugurata due anni dopo da Papa Eugenio IV. Tutte le campane della città suonavano a festa e i fiorentini esultavano di gioia. Papa Eugenio IV rec˜ò in dono alla nuova chiesa una rosa d'oro e fu cos“ che la nuova chiesa di Firenze, dedicata a Santa Maria, fu chiamata "Santa Maria del Fiore".

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