Con opere provenienti dalle Collezioni Gonzaga di Mantova e dal ramo d’Asburgo
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L' 11 maggio 2021 il Santa Maria della Scala a Siena ha dato il via al nuovo allestimento museale dedicato interamente alla Collezione Piccolomini Spannocchi finalmente riunita. Le sale del quarto livello dell’antico ospedale ospiteranno in modo permanente quella che, per vari motivi, è una delle collezioni più interessanti e si presenta come una delle più affascinanti e forse meno conosciute raccolte di opere d’arte della città di Siena. Vengono riunificate 165 opere di Lorenzo Lotto, Giovan Battista Moroni, Paris Bordon, Sofonisba Anguissola, Giuseppe Cesari, Giovanni Antonio Bazzi detto Sodoma; Albrecht Dürer, Otto van Veen, Albrecht Altdorfer, Peeter Snayers.
La realizzazione del progetto è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra la Direzione Regionale Musei della Toscana (Direttore Stefano Casciu), il Comune di Siena (Sindaco Luigi De Mossi), e la Soprintendenza ABAP per le province di Siena, Grosseto e Arezzo (Soprintendente Andrea Muzzi). A ciò si unisce il contributo della Galleria degli Uffizi, con il prestito concesso dal Direttore Eike Schmidt delle due opere della collezione Piccolomini Spannocchi lì depositate dal 1913, e quello dell’Amministrazione Provinciale (Presidente Silvio Franceschelli) con la concessione delle due opere ancora conservate nella sua sede. Della raccolta è parte integrante anche una serie di cartoni di Domenico Beccafumi, relativi al pavimento del Duomo di Siena: questi ultimi lavori, unica eccezione, resteranno alla Pinacoteca Nazionale di Siena mentre il resto, proveniente in massima parte proprio da questo museo (137 dipinti), viene riunito dopo oltre un secolo agli altri quadri della Piccolomini disseminati altrove. Si tratta in particolare di 24 opere dal Museo Civico di Siena oltre a 2 dalla Provincia di Siena e 2 dagli Uffizi.
La Collezione Spannocchi nasce nel 1774 con il matrimonio tra Caterina Piccolomini e Giuseppe Spannocchi e riunisce le raccolte di famiglia provenienti in parte dai Giuseppe Spannocchi e dal ramo tirolese degli Asburgo. Nel 1835 la famiglia donò la quadreria alla Comunità Civica di Siena da cui passò alla Galleria dell’Istituto di Belle Arti. Ultimo passaggio, precedente all’attuale, è nel 1932 quando le opere giungono nella nuova Regia Pinacoteca Nazionale dei Palazzi Buonsignori e Brigidi, ordinata da Cesare Brandi. Il progetto di riunione è curato dal direttore regionale Musei della Toscana Stefano Casciu, da Elena Rossoni e dal soprintendente Andrea Muzzi.
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