martedì 24 settembre 2024

A Villa Bardini a Firenze l’inedita mostra OltreCittà. Utopie e realtà. Da Le Corbusier a Gerhard Richter





Dal 26 settembre 2024 al 19 gennaio 2025 128 opere di pittura, scultura, architettura, fotografia e varia documentazione di artisti dei secoli XX e XXI


Esposta per la prima volta in una mostra l’opera Firenze III/XII di Gerhard Richter


Fra i grandi artisti: Sol LeWitt, Boccioni, Burri, de Chirico, Le Corbusier, Pistoletto


OltreCittà è sostenuta da Generali Valore Cultura, il programma di Generali che si impegna a rendere l’arte e la cultura accessibili a un pubblico sempre più ampio e valorizzare le comunità in cui opera, e da Fondazione CR Firenze, ente no profit che lavora per lo sviluppo e il benessere del territorio


Nella giornata di apertura della mostra, il 26 settembre, l'ingresso è gratuito



“Non cercare di trovare troppo rapidamente una definizione della città; non è cosa da poco, e ci sono molte probabilità di sbagliarsi” (Georges Perec, Specie di spazi)


 


La città è protagonista di un viaggio intenso e mai tentato con una così vasta molteplicità di rappresentazioni artistiche, che narra di centri urbani desiderati, di metropoli e di paesaggi umani immaginati da artisti dei secoli XX e XXI. Dal 26 settembre 2024 al 19 gennaio 2025, a Firenze, a Villa Bardini, l’inedita mostra OltreCittà. Utopie e realtà. Da Le Corbusier a Gerhard Richter. Fondazione CR Firenze e Generali Valore Cultura lanciano così una riflessione sul macro-tema delle città che non propone una visione ideale e futura dei centri urbani ma restituisce un ampio spazio per poterla concepire ancora a misura umana.  Nell’esposizione, curata da Lucia Fiaschi, Bruno Corà, Silvia Mantovani e Claudia Bucelli, viene esposta per la prima volta in una mostra l’opera Firenze III/XII di Gerhard Richter, oggi fra gli artisti più influenti in ambito internazionale, che traduce l’idea del movimento e del dinamismo di una città - Firenze - che si smaterializza sotto i nostri occhi, come se la osservassimo dal finestrino di un treno, per divenire altro.


 


Con questa esposizione, Generali Valore Cultura torna a Firenze, insieme a Fondazione CR Firenze, in collaborazione con Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, per raccontare le città attraverso gli occhi di grandi artisti del passato e del presente. In qualità di primo assicuratore in Italia Generali ha il compito di proteggere: protegge le opere d’arte, con soluzioni assicurative progettate, e protegge le emozioni, con Valore Cultura, il progetto di Generali che si impegna a sostenere l’arte e la cultura per renderle accessibili a un pubblico sempre più ampio e per valorizzare il territorio.


 


“È molto opportuna – dichiara Jacopo Speranza, Presidente della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, ente strumentale della Fondazione CR Firenze - una mostra che scandaglia a tutto campo il tema della città coinvolgendo molteplici competenze e offrendoci spunti, anche inediti, per riflettere sul futuro dei nostri centri in una accezione più ampia e multidisciplinare. È anche l’ occasione per collaborare nuovamente con Generali dopo il successo di ‘La Divina Commedia di Venturino Venturi’ allestita nel 2016 e di ‘Enigma Pinocchio’ ospitata nel 2019, entrambe a Villa Bardini. Le trasformazioni in atto in campo sociale richiedono necessarie modifiche anche all’impianto urbanistico delle città e, in questo processo, le Fondazioni di origine bancaria sono in prima fila nel supportare le Istituzioni dei territori di riferimento mettendo a disposizione risorse e competenze con quella passione e quell’ entusiasmo che caratterizza da sempre il loro operato’’.


 


Riccardo Acquaviva, Responsabile Country Communication di Generali Italia ha dichiarato: "Come Generali Italia, riconosciamo nel patrimonio culturale e artistico italiano un immenso valore, come elemento fondante dell’identità del Paese, come motore che genera emozioni capaci di unire le persone e come risorsa decisiva e strategica per i giovani e per le generazioni future. Per questo siamo felici di tornare a Villa Bardini per sostenere un'esposizione corale che, tra passato e presente, unisce tutte le generazioni dando una prospettiva inedita sui complessi sistemi che sono le città moderne".


 


Sono 126 le opere presenti, “visioni” che si rivelano agli occhi dei visitatori attraverso lo sguardo sulle molte e talvolta discordi identità urbane, sempre e comunque protese al superamento dei limiti connaturati all’organismo città. Il visitatore è dunque proiettato in un viaggio esperienziale affidato ad opere di varia declinazione diventando egli protagonista e spettatore al tempo medesimo di visioni di artisti, un dentro fuori coinvolgente che lo porta ad interrogarsi sul tema umanissimo della città, stimolato dalla sede della mostra, Villa Bardini, che offre una veduta straordinaria su Firenze, ancora oggi emblema della città ideale.


 


Alcune citazioni letterarie - di Ernest Hemingway, Italo Calvino, Dino Buzzati, Jorge Luis Borges, Christa Wolf, Jules Verne, Marguerite Yourcenar, Pier Paolo Pasolini, Fosco Maraini, Libero Altomare, Jean Paul Sartre - fanno da guida alla mostra suddivisa in 12 sezioni tematiche. Inevitabile punto di partenza Case in costruzione di Umberto Boccioni, figura fondamentale di riferimento per l’ambito futurista che ha influenzato profondamente l’evoluzione delle arti europee della prima metà del XX secolo. Il viaggio prosegue con la città in divenire, che viene declinata “in desideri e paure”, o in memorie, come nella Piazza d’Italia di Giorgio de Chirico esposta in mostra, o nella Firenze III/XII di Richter del 2000, sovrapposizione di istantanea fotografica e pittura secondo la tecnica elaborata dal pittore.


 


La pittura è affiancata da scultura, architettura, fotografia. Tra gli scultori troviamo lo statunitense Sol LeWitt, esponente della Minimal Art, costruttore di strutture tridimensionali basate su un rigido sistema logico di procedura concettuale, del quale in mostra è esposta una Irregular Tower per la sezione Elementi di città. È presente anche Michelangelo Pistoletto con il suo Terzo Paradiso, un alluminio di utopica eco per la sezione introdotta dal testo di Oscar Wilde, affiancato da un’opera di Dani Karavan, Partition del 1973 e dal Cretto bianco di Alberto Burri, presente anche con il modello per il Cretto di Gibellina.


 


La declinazione architettonica è affidata, tra gli altri, a Le Corbusier (in mostra anche Ville contemporaine pour 3 millions d’habitants del 1922), Stefano Boeri, Rem Koolhaas, Pietro Porcinai, Giovanni Michelucci e Antonio Sant’Elia. Mentre per quanto riguarda la fotografia sono esposte opere di Mimmo Jodice, Luigi Ghirri, Olivo Barbieri. Si aggiungono presenze di video e musica contemporanea (Daniele Lombardi, Giuseppe Chiari, John Cage, Luciano Berio e Bruno Maderna) raccolte dal musicologo Gabriele Bonomo che intendono così documentare un percorso di forte valenza artistica proponendo chiavi interpretative della città declinata non soltanto come agglomerato urbanistico ma come espressione organica laddove i rumori della città ne divengono la voce. Al termine dell’evento espositivo è proiettato un filmato originale, realizzato dal regista Francesco Castellani, che consente la migliore comprensione del tema proposto, senz’altro tra i più significativi dell’odierno dibattito internazionale.


 

Il catalogo della mostra è realizzato in doppia lingua (ita/eng) da Sillabe.  


La mostra ha il patrocinio del Comune di Firenze.


 


 


INFORMAZIONI MOSTRA  

Oltrecittà. Utopie e realtà. Da Le Corbusier a Gerhard Richter

26 settembre 2024 – 19 gennaio 2025  


Villa Bardini  

Costa San Giorgio 2, Firenze  

Orario: da martedì a domenica, 10-19:30 (ultimo ingresso ore 18.30)  


BIGLIETTI:    

Intero: 10 euro  

Ridotto: 5 euro (gruppi superiori a 10 persone, giovani UE dai 18 ai 24 anni, soci Touring Club Italiano, FAI, dipendenti Toscana Aeroporti, soci Unicoop, soci San Giovanni Battista, FIAF. It. Ass. Fotografiche, possessori del biglietto intero dei Giardini Boboli-Bardini, dipendenti e clienti Generali).

Biglietto gratuito: ragazzi fino a 17 anni, diversamente abili e loro accompagnatori, giornalisti, guide turistiche, possessori Firenze Card; classi scolastiche incluso due insegnanti con prenotazione al call center 055 2989816 di Firenze Musei.

Ingresso gratuito nella giornata di apertura della mostra, il 26 settembre.


ATTIVITÀ


Visite guidate gratuite per adulti con il biglietto della mostra. Partecipazione libera, senza prenotazione, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Tutte le domeniche, ore 16

Laboratori didattici gratuiti per bambini dai 6 ai 12 anni “Immagina una città!” a cura di Opera Laboratori


Domenica 20 ottobre, 24 novembre, 15 dicembre ore 15.30/17.00. Giovedì 26 dicembre e lunedì 6 gennaio 2025 ore 15.30/17.00. Prenotazione obbligatoria T. 055 29 89 816



Taccuino del viaggiatore


Un libretto/gioco da ritirare in mostra per i bambini e divertente anche per gli adulti.


Conversazioni in mostra


alle ore 17.00

venerdì 25 ottobre | Romina Nesti

Appassionare all’arte, risvegliare la creatività.

venerdì 8 novembre | Vincenzo Rosito

Città e culture dell’abitare, tra immaginazione e attraversamenti.


venerdì 15 novembre | Yvonne A. Mazurek

Pasolini, “La forma della città” e il limen naturale.

lunedì 18 novembre | Padre Bernardo Gianni

Per un risveglio di partecipazione in tempi di lacerate cittadinanze.


venerdì 29 novembre | Andrea Aleardi

La Nuova Città di Michelucci.

venerdì 13 dicembre | Bruno Corà

Poeticamente abita l’uomo.

Partecipazione libera e gratuita fino ad esaurimento dei posti a disposizione. Per i partecipanti alle Conversazioni l’ingresso alla mostra sarà gratuito.


Tutte le informazioni su villabardini.it


Nicoletta Curradi 

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